COLOSSO TEDESCO DEL SOFTWARE CERCA PROGRAMMATORI....AUTISTICI
Le assunzioni saranno condotte con l’organizzazione danese Specialisterne, che aiuta gli autistici a trovare lavoro. MILANO – Nella serie tv Touch, l’undicenne Jake è un bimbo autistico (nella foto) in grado di prevedere eventi futuri grazie a una sequenza numerica a tutti incomprensibile. Nella vita reale, il quattordicenne Jacob è un genio della matematica quantistica destinato al Nobel, malgrado a due anni lo considerassero affetto da un grave ritardo mentale.
ECCEZIONALI – Due storie – anche se la prima si tratta di fiction – che confermano quello che in realtà gli scienziati sospettano da tempo: ovvero, che le persone autistiche abbiano spesso capacità eccezionali, soprattutto in campi specifici, che si tratti di memorizzare una serie di dati o di scovare incongruenze per altri inesistenti. Una convinzione che ha spinto la Sap, colosso tedesco del software, a lanciare la ricerca di centinaia di persone affette da autismo da impiegare come programmatori, collaudatori software e specialisti nel controllo della qualità dei dati «perché pensano in modo diverso, favorendo così l’innovazione e preparandoci ad affrontare le sfide del ventunesimo secolo», come ha detto alla stampa il capo del personale, Luisa Delgado, spiegando l’iniziativa.
SELEZIONI – Stando alle previsioni, entro il 2020 l’1% degli attuali 65mila dipendenti della Sap dovrebbe essere affetto da autismo e, come già avvenuto in occasione del progetto pilota lanciato dalla stessa azienda in India nel 2011 (dove sono stati assunti 6 collaudatori autistici, registrando un aumento della produttività e della coesione del gruppo), anche in questo caso le selezioni per le assunzioni saranno condotte in collaborazione con l’organizzazione danese Specialisterne, che aiuta gli autistici a trovare lavoro nelle aziende informatiche, e si svolgeranno in tutto il mondo (si parte quest’anno da Stati Uniti, Canada e Germania). La Sap non è però la prima azienda informatica tedesca a sperimentare con successo l’utilizzo di personale affetto da autismo: due anni fa a Berlino è nata infatti la Auticon, società di software fondata da Dirk Muller-Remus, papà di un bimbo autistico, e oggi con succursali in tutta la Germania. Tratto da corriere.it